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giovedì 20 settembre 2012

Sui miei fianchi

In questi ultimi giorni ho avuto modo di confrontare la me  di cinque anni fa con la  me attuale. Non è un'operazione voluta e forse nemmeno necessaria, ma quando ti capita di rincontrare persone che appartengono al tuo passato in situazioni e luoghi diversi da quelli che furono - avendo acquisito una piena consapevolezza di te stessa e ammonticchiato vita sui tuoi fianchi - è quasi automatica. Chi ti ha fatto soffrire e piangere un oceano di lacrime (quello a cui molto gandhianamente hai detto "preferirei fossi morto"), ora ti sta accanto senza scatenare alcuna tensione. Lo guardi con tenerezza nel suo momento difficile. In definitiva pensi che non era lui ad essere stronzo (be', un po' lo è stato), eri tu troppo fragile.

1 commento:

  1. Ma in genere comportarsi scorrettamente, essere stronzi si fa in tanti modi e non dipende dalla fragilità. È sempre più facile fare la cosa sbagliata che quella giusta.
    Ora lo hai perdonato.
    Per non addossarti le sue colpe.

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