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martedì 26 febbraio 2013

Cosa vuoi, siamo scimmie terrestri

Stamattina, dopo un sonno stranamente profondo e ristoratore, mi sono svegliata con questa domanda: concretamente, cosa sarebbe cambiato nella mia vita se il centrosinistra avesse stravinto le elezioni e avesse avuto una tranquilla governabilità? Nulla, oltre a un look da scampata a un campo di sterminio nazista (nell'entusiasmo degli instant poll - maledetti i lori inventori- io e il mio compagno di vaneggiamenti abbiamo fatto dei "voti": se il centrosinistra avesse vinto per bene lui avrebbe corso nudo per il Tufello a Roma, io mi sarei rapata a zero). I primi veri risultati si sarebbero registrati fra anni, tipo cinque, sempre che fosse riuscito a rimanere in vita. E allora perché crucciarsi più di tanto? Il vero cambiamento non si fa alle urne, la rivoluzione autentica dovrebbe essere compiuta in noi stessi. Cercare di migliorarsi spiritualmente e intellettualmente, influenzare con le nostre azioni gli altri e farci influenzare, essere responsabili della nostra felicità: questo, secondo me, è il modo migliore di fare politica.

lunedì 25 febbraio 2013

No, vabbè, davvero stasera o domattina sarò costretta a ri-postare il video di Aprile di Nanni Moretti? Questo per intenderci.
Cioè, gli ultimi mesi non sono stati per me già abbastanza difficili?

domenica 24 febbraio 2013

Quanto è più facile un vaffanculo di un resta, stai con me o di un fatti più vicino.

sabato 23 febbraio 2013

Era da tempo che non leggevo un libro che mi catturasse come ha fatto La schiuma dei giorni. Mi chiedo come mai non l'abbia fatto prima. Un romanzo a vari strati: c'è la storia d'amore fulminea e fulminante e in mezzo un mondo surreale e poetico in cui le regole universali sono stravolte (le nuvole parlano, le ninfee crescono nei polmoni, la casa si restringe seguendo il malessere dei propri abitanti), anche la lingua viene scomposta e ricreata per adeguarsi al nonsense del racconto. Impressiona il fatto che sia stato scritto nel '47; a parte dei riferimenti culturali, è un'opera senza tempo.
Non mi resta che leggere altro di Vian e approfondire la conoscenza della patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie.

giovedì 21 febbraio 2013

Riguardo allo scandalo della carne di cavallo in alcuni prodotti, a parte il fatto che sono mancati i controlli, non riesco a capire lo scalpore del mangiare la carne equina. Da queste parti il cavallo si mangia , ci sono macellerie che vendono solo quel tipo di carne. Credo sia pregiata e c'è il mito (non so fino a che punto vero) che contenga molto ferro, per questo viene dato alle persone anemiche. Da piccola ne ho mangiata. Alla fine che differenza fa mangiarsi un cavallo, un maiale, un pollo o un cane? Come si decide che non ci si può cibare di un animale? Per la simpatia? Per l'intelligenza? Per la vicinanza all'uomo? A me stanno simpatici i maiali, che guarda caso sono animali molto intelligenti e più socievoli dei cani e hanno molto in comune con l'uomo, a livello di DNA, oltre che, per alcuni, di comportamento.

mercoledì 20 febbraio 2013

Salvami dalla sindrome di Art Attack

Ultimamente passo sempre più tempo a disegnare. Un'attività che non mi ha mai preso più di tanto, adesso mi entusiasma e mi rapisce. Non sono una grande disegnatrice, dalla mia non ho né talento né capacità tecniche, ma abbozzare in pochi tratti a penna animali in situazioni bizzarre o improbabili incroci tra specie diverse mi mette il buon umore. L'ultima frontiera è il 3D, cioè creare gufi psichedelici da rotoli di carta igienica terminati. Un mio amico dice che ho una fantasia che incanta, io dico che sto solo regredendo. Ho l'idea fissa (ma questo lo si potrà fare solo in estate) di prendere della tempera non tossica, prendere mio nipote, ricoprirlo interamente di suddetta tempera (di vari colori) e farlo rotolare su di un foglio lunghissimo di cartoncino o, meglio, su un lenzuolo bianco. La mamma ha accettato a condizione che l'operazione venga svolta a casa mia, perché non vuole che si sporchi la sua. Ma io, Dexter docet, stenderò dei teli di plastica per terra e dappertutto. Secondo me, il risultato sarà fighissimo.

lunedì 18 febbraio 2013

Mi sono scoperta fan degli abbracci stritolanti, di quelli spezzaschiena che ti bloccano la circolazione e il respiro. Mi ci vorrebbe un rugbista che ogni mattina mi dia un abbraccione di siffatta specie, per iniziare bene la giornata.

venerdì 8 febbraio 2013













Mi piace che si colga l'occasione del compleanno per dirmi "ti penso". Sono in difficoltà con i regali acquistati, non mi piace che si spendano soldi per me. Poi, che c'entra, se sei un nababbo e mi regali un viaggio intorno al mondo o dei diamanti (da vendere per il giro del mondo), li accetto volentieri. In linea generale, però, considerando anche che non conosco nababbi, preferisco i gesti spontanei, le cose fatte con le proprie mani, due parole scritte, un disegno, un dolce, una piccola attenzione, o, com'è successo questa volta, una videochiamata da Sao Paulo, Brazil ,in cui, nel pieno rispetto dei cliché geografici, viene cantata e strimpellata Garota de Ipanema personalizzandola un po'. Sicuramente, uno dei gesti di sempre che mi hanno fatta sentire maggiormente amata e degna di esserlo. E in questo periodo non è poco.

mercoledì 6 febbraio 2013

Si parlava della nascita di un nuovo amore.
Amico: Ma non mi dici  che sto sbagliando?
Io: No.
Amico: Non dici che c'è la differenza di età, la distanza, che potrebbe essere un fuoco di paglia?
Io: Perché dovrei?
Amico: Perché è la risposta più logica.
Io: Sarebbe la più logica, ma anche la più mortifera. Se permetti, ci siamo stancati della morte, vogliamo la vita. E sono già pronta con il riso.

venerdì 1 febbraio 2013

If I can't dance, it is not my revolution

Come può una persona che ama la politica, che la fa anche quando mangia, appassionarsi, oppure solo interessarsi alla miseria contenutistica di questa campagna elettorale? Lasciamo stare il triste bollito buffone, che se fossimo in un Paese normale, lo si lascerebbe in competizione solo per pena, invece qui riesce a convincere ancora e rischia di fare le scarpe alla sinistra. E sempre le solite facce. Ma pure gli outsider che gran cascamento di braccia. Non mi piace nessuno, persino quelli che ho votato in precedenza mi annoiano. Quindi, questa volta più delle altre, si entrerà nella cabina elettorale con i fiori di Bach contro l'angoscia e la tristezza di dover votare il meno peggio.