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giovedì 31 luglio 2014

Per le cose che mi capitano, se fossi in in altro momento della mia vita, avrei scritto papiri e papiri, virtuali e non, elencando gli avvenimenti, sviscerando sentimenti ed emozioni fino ad aver analizzato ogni minimo dettaglio. Ora no, vivo e basta. Non mi interesso delle analisi. Lascio scorrere gli avvenimenti come la pioggia che ha  bagnato i nostri vestiti inadatti al concerto dei National. Chi se ne frega di due gocce se hai davanti e intorno spettacoli irripetibili. D'altronde, anche quelle due gocce, nel loro piccolo sono spettacoli irripetibili.

martedì 22 luglio 2014

A casa, dopo lavoro, a cercare di memorizzare qualche parola di Wolof.
Ché nella vita non si può mai sapere.

venerdì 18 luglio 2014

L'ultima volta che Gaza ha subito una ritorsione pesante da parte di Israele, seconda in intensità solo al massacro di questi giorni, me la ricordo bene. Ero nella seconda casa di Firenze, il giorno prima ero andata a una manifestazione pro Palestina, mi era rimasta impressa una foto di bambini morti e disposti tutti e quattro su una barella di fortuna. Mi incazzavo con un mio amico che mi aveva rimproverata di aver fatto il paragone tra nazisti e sionisti.
Poi, mi è arrivata la telefonata di mia sorella, mia madre era in ospedale. Il resto è noto.
Non è difficile comprendere quali sono le mie sensazioni in questi momenti.

martedì 1 luglio 2014

Una delle cose più belle di avere vicino un bambino è riscoprire il mondo con occhi nuovi. Tutto è meraviglia e gioco. Inoltre, hai la scusa per fare cose che da solo non faresti. Per esempio, ieri io e mio nipote siamo andati a fare una passeggiata al parco, carrettino al seguito, a raccogliere pigne, ghiande, piume di civetta, bacche. 
Una goccia di pace in un oceano di agitazione.