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sabato 20 ottobre 2012

Non bastano gli scoiattoli che si arrampicano veloci agli alberi - non prima di avermi guardato attentamente e valutato come pericolo di lieve entità, i microscopici uccelli che zampettano in cerca di cibo sul sentiero, il verde brillante degli alberi visti a testa in giù, il profumo di erba bagnata, il fruscìo delle foglie secche, il parco sa offrirmi immagini di poesia ancora più spiazzanti. Come un giovane uomo che insegna a uno più anziano ad andare in bicicletta, e alla fine ci riesce: l'uomo più anziano fa le sue prime pedalate senza perdere l'equilibrio. Una scena che ti riempie gli occhi, l'anima, tutto. Se la poesia può essere anche edificante, questa ci insegna molto banalmente che non è mai troppo tardi.
Così pure mi riempie il semplice gesto di abbottonarmi la camicia ripercorrendo al contrario la strada che hanno fatto le tue dita per sfilarmela. Non c'è il tuo odore, non ci sono segni che mi ricordino di te, ma rimarrà nella mente un gioco a premi nelle tue mani. Morale (eddue): devo fare shopping.

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