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giovedì 11 ottobre 2012

Come ogni cosa, abbiamo una data di scadenza, a volte ho l'impressione che sarebbe meglio consumarci prima, piuttosto che trascinarci fino alla fine e andare sprecati.

Mi ossessionano le parole. Dette, scritte. Premono sulle labbra e sulle dita per uscire. Rimbalzano in testa sottoforma di immagini, fino a quando non le traduco in lettere.
Leggo, e anche quelle mi assalgono. Le capisco solo per un momento, poi ritornano ad essere segni neri su un bianco indecifrabile. 
Riempo pagine e pagine di farneticazioni e citazioni. Mi sembra che la mia vita sia stata già scritta, la ritrovo in frammenti di libri. 
Mi porto le persone che conosco incollate addosso. Sento sempre il loro odore, non mi sfugge nulla, non le dimentico mai. Vanno via, ma lasciano il loro peso. Anche le ombre hanno sostanza.
Alcune tornano altre non sono mai arrivate.

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