Pagine

giovedì 16 aprile 2015

La settimana scorsa sono andata alla presentazione del nuovo libro di Capossela Il paese dei coppoloni. Tutto bello bellissimo, peccato per i due "presentatori": Eva Cantarella e Gad Lerner. Pareva di stare alla fiera delle banalità/pedanteria. La professoressa  didascalica, arroccata e barricata nella conoscenza di Omero, a fare quasi la lezioncina, credendo di trovarsi di fronte ad una classe del classico, e il giornalista approssimativo, non sprecherò altri aggettivi.
Quando Vinicio comincia a parlare è subito chiaro che ci si trova di fronte ad un essere fatto di un'altra sostanza, che trasforma tutto in poesia e storie fantastiche in un linguaggio musicale.
Racconta di realtà che mi sono familiari: a pochi chilometri dai luoghi della sua narrazione è nata mia madre e io ho passato bei momenti dell'infanzia e dell'adolescenza, non è un caso se il paesello ricorrere spesso nei miei sogni ancora oggi. Un po' come ascoltare delle storie sulle mie radici.

Nessun commento:

Posta un commento