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venerdì 6 marzo 2015

Il lusso di andare ai concerti a piedi

Riassunto delle puntate precedenti:
  • Mi trasferisco provvisoriamente in un altro residence
Nel mentre cerco casa
  • Sono assunta e comincio a lavorare
Nel mentre trovo casa
  • Dopo la prima settimana di lavoro in hotel, mi dicono che devo andare a dare una mano alla sede centrale per tre settimane (all'inizio mi spiazza, ma poi la prendo come un'opportunità di conoscere una realtà diversa e farmi conoscere anche lì).
Nel mentre trasloco (per la quarta volta da luglio, ma si spera sia quello definitivo). E fatta anche la prossima settimana negli uffici centrali, tornerò in albergo, che mi manca tanto, insieme ai miei colleghi e alle stranezze che vengono fuori solo in un ambiente come quello.

Del concerto dico solo che la malinconia e la profondità di quell'uomo rendono terribilmente bella l'esperienza di ascoltarlo. L'inquietudine non si combatte, alcune persone hanno il potere di farne tempestose  e poetiche meraviglie.


4 commenti:

  1. Mark Lanegan è uno dei miei preferiti.
    ha attraversato più o meno indenne gli anni 90 ed è diventato un ometto

    evviva evviva

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    1. era da tempo che lo corteggiavo senza successo, cioè volevo andare a un suo concerto, ma per ragioni, spesso logistiche, non riuscivo mai ad andarci.
      quindi sì, evviva.
      il tuo commento mi fa piacere, ti seguo (nel senso che leggo il tuo blog, eh).
      :-)

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    2. davverooooo??

      ma grazie cara!


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