Una storia qualunque, con lo stile di Moretti. Il dolore e la perdita raccontati con delicatezza e sincerità, misuratamente. Le scene comiche affidate a un bravo Turturro, l'ironia che solo Nanni, il metacinema, le parti oniriche.
Al netto del coinvolgimento emotivo per un tema che mi è caro, lo trovo splendido.
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