1)Si raccoglie ciò che si semina. La solitudine non capita, la si coltiva in maniera volontaria o attraverso scelte inconsce, per esempio avere amici che vivono in altre città o innamorarsi di persone lontane (geograficamente e non);
2) a essere stronzi sono bravi tutti, non è necessario alcun talento, basta seguire la corrente. Ed è anche banale e dozzinale.
3) comportarsi bene, liberamente e senza ipocrisia, è difficile da fare sempre, ma ti ripaga in molti modi, a volte evidenti, altre meno.
4)M. dice "chi non fa alcuno sforzo per essere amato, lo è solo superficialmente", aggiungo se non fossi quella che sono le persone che mi amano adesso, per quanto poche siano, non avrebbero nulla da spartire con me.
Quindi, in definitiva, mi va bene così.
Per strade diverse e con riferimenti diversi, sei giunta alle stesse conclusioni alle quali sto arrivando anche io, dopo mesi (anni?) di malessere.
RispondiEliminaGrande chiarezza. Penso che questo post lo rileggerò spesso. Un abbraccio