Ho dimenticato di aggiungere alla lista delle cose fatte l'attività fisiologica del leggere. Tra le varie cose, sto scoprendo la letteratura femminile nigeriana (vi consiglio vivamente il romanzo di Lola Shoneyin, Prudenti come serpenti), e mi sto documentando sul surf, non perché voglia cavalcare le onde, ma perché sono stata trascinata in questo mondo da una persona a me vicina che parla delle onde di Bali e di Maui, lo fa con tale passione che è come se ci fossi stata anch'io (un giorno, un giorno). C'è tutto un procedimento nella cura della tavola e una valenza spirituale nel riuscire a stabilire l'armonia tra uomo e natura, l'equilibrio del surfer tra le onde dell'oceano.
Quando leggo (o guardo video) di surf penso ai Beach Boys, sempre, e ascoltare i Beach Boys mi mette allegria.
Ho pensato, però, che in tutto questo lavorio di azioni e fatti, ho dimenticato gli altri, mi sono concentrata soltanto su di me e sul mio tentativo di stare in equilibrio. Non va bene. Solo che nel periodo appena passato ci sono stati momenti belli e di crescita, come scrivevo nell'altro post, è vero, ma il resto del tempo è stata un'elaborazione sottile della tristezza e della desolazione accumulate in un anno. Non sono riuscita a dedicarmi agli altri, perché se vuoi aiutare qualcuno il miglior modo per farlo è esserci per intero, crederci, non solo perché ti fa star bene. A me mancavano proprio la presenza di spirito e la convinzione, la volontà di dimenticarmi completamente di me e servire gli altri.
Ho pensato, però, che in tutto questo lavorio di azioni e fatti, ho dimenticato gli altri, mi sono concentrata soltanto su di me e sul mio tentativo di stare in equilibrio. Non va bene. Solo che nel periodo appena passato ci sono stati momenti belli e di crescita, come scrivevo nell'altro post, è vero, ma il resto del tempo è stata un'elaborazione sottile della tristezza e della desolazione accumulate in un anno. Non sono riuscita a dedicarmi agli altri, perché se vuoi aiutare qualcuno il miglior modo per farlo è esserci per intero, crederci, non solo perché ti fa star bene. A me mancavano proprio la presenza di spirito e la convinzione, la volontà di dimenticarmi completamente di me e servire gli altri.
Se hai avuto un periodo di momenti belli e di crescita, secondo me, è perché gli altri c'erano. Con te, per te, ma anche nella tua testa e nel cuore. Si servono gli altri anche quando non ne siamo consapevoli.
RispondiEliminaSai chi ammiro molto? Chi sa sorridere. Penso che siano di grande sollievo agli altri per il solo fatto di esserci. E io credo che in questo periodo tu sorrida più di prima.
io sorrido sempre, anche se alle volte da quel che scrivo non sembrerebbe. :)
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