Proprio in questi giorni pensavo alle band che mi piacerebbe vedere dal vivo. Una di queste, subito dopo i Pearl Jam, è The National. Oggi apprendo che il loro nuovo album uscirà il 20 maggio.
venerdì 26 aprile 2013
giovedì 25 aprile 2013
mercoledì 24 aprile 2013
Dobbiamo smetterla tutti con questo gioco del "Guarda che cosa mi hai fatto" o "Tu non mi ami". È una mancanza di creatività. Non dobbiamo compiacerci della sensazione di non essere amati. Se avverto la sensazione di non essere amato, devo cambiare la sensazione e sentirmi amato. E che cosa si può fare? Per cominciare si può smettere di chiedere. Se smetto di chiedere, sono nella condizione di dare e allora dirò: "Tu non mi ami, ma io ti adoro". E invece di passare la vita a irritarci e a tormentare l'altro e a soffrire, diremo: "Basta", e il problema sparirà. Io ti amo. Non voglio vivere come una vittima tutta la mia vita. No. Io ti amo e questo basta. Se tu non mi ami, il problema è tuo, non mio. La guarigione sta qui. Quando siamo creativi, non siamo concentrati nel chiedere qualcosa, anzi, ce la costruiamo da noi. Dobbiamo porre amore là dove amore non c'è e lo troveremo. Perché se usiamo l'altro come uno specchio della nostra incapacità di amare è perché siamo andati a cercare qualcuno che non ci ama, e questo accade perché siamo noi a non riuscire ad amare. Siamo incapaci di amare, e il nostro problema di non amare lo robaltiamo sull'altro, lo proiettiamo come uno specchio. Amiamo. E se amiamo, l'altro ci amerà, perché proiettiamo su di lui il nostro amore.
Cominciamo con l'amare le cose: l'arte, la gente, le nostre opere, tutto. Dedichiamoci a creare e ad amare. Perché l'altro atteggiamento porta a non fare niente, a stare sempre immobili. La creatività, al contrario, spinge a fare quello che si deve fare. E quello che fai, lo proietti. E se lo proietti, lo ricevi. Tutto ciò che dai al mondo, il mondo te lo dà. [...]
Alejandro Jodorowsky, Psicomagia. Una terapia panica.
Un libro illuminante. Da leggere, rileggere, da tenere sul comodino e consultare all'occorrenza.
martedì 16 aprile 2013
Il passato mi è stato tranciato via di netto. Il futuro è una nube scura, attraverso la quale non si vede nulla (e forse è meglio così).
Non mi resta che il presente. Nel mio oggi ci sono il sole e il mare della Califoggia, i bagni decisamente prematuri.
C'è un attimo fugace in cui anche senza ossigeno non ti manca nulla. Pace lampo.
Non mi resta che il presente. Nel mio oggi ci sono il sole e il mare della Califoggia, i bagni decisamente prematuri.
C'è un attimo fugace in cui anche senza ossigeno non ti manca nulla. Pace lampo.
mercoledì 10 aprile 2013
Ti ho sognata. Ti ho stretta forte sentendo la tua consistenza, il tuo odore buonissimo, che qualche volta ritrovo affondando il viso nella maglia che ho conservato senza lavare, fino a quando non svanirà anche quella piccolissima parte di te. Ti ho abbracciata pur sapendo che non c'eri più. Mi hai detto "ho freddo", ma forse era la mia voce profonda a parlare, perché da quando non ci sei il mio bisogno di calore è triplicato, mentre diminuisce la mia capacità di dare. Osservo negli altri una certa aridità, che è solo un riflesso di quanto poco amo, adesso.
giovedì 4 aprile 2013
martedì 2 aprile 2013
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